“Un tunnel sotto le Apuane? Sarà la nostra Val di Susa!”

La regione Toscana progetta la realizzazione di un tunnel attraverso le Apuane per collegare la Garfagnana alla Versilia, l’organizzazione di volontariato Apuane Libere è pronta a dar battaglia sul progetto di una strada del mare sotto i monti Forato e Matanna: “Eugenio Giani soffre di demenza senile e va sostituito al più presto, non permetteremo mai di traforare le poche montagne non sventrate dalle cave e se sarà necessario useremo i nostri corpi per opporci a questa assurdità“.


Firenze, 15 giugno 2021

Apuane Libere, a seguito del grande clamore suscitato della recente notizia di un ipotetico collegamento stradale tra la valle del Serchio e la Versilia, vuol annunciare la propria ferma opposizione a questo che – se sarà finanziato e andrà avanti – sarà un disastro ambientale di portata eccezionale. Crediamo – fanno sapere dal tritone apuano – che sia soltanto una boutade partitica per distogliere l’attenzione sui veri problemi che stanno ammazzando gli ecosistemi apuani e cioè da quei siti estrattivi che stiamo iniziando a contrastare e a far chiudere per palesi violazioni alle pochissime leggi rimaste in materia di tutela ambientale; ciononostante saremo pronti a legarci al monte pur di non far passare questo ennesimo scempio. La nostra organizzazione di volontariato è per statuto totalmente apartitica, ma, pur non parteggiando per nessuna fazione, alle ultime elezioni regionali aveva messo in guardia gli elettori sul pericolo neoliberista incarnato da quel Partito Distruzione che con il Piano Regionale Cave, aveva già di fatto regalato le Alpi Apuane agli avidi impresari del marmo. È noto ormai anche al più piccolo endemismo floreale, che questa giunta regionale – con in testa il governatore Giani – odia l’ambiente a tal punto da asservirlo alle peggiori lobby che traggono profitto dalla distruzione dai beni comuni di tutti e continuando di questo passo, anche al Parco Naturale Regionale sarà purtroppo tolto il riconoscimento di Geoparco mondiale Unesco.

“Caro Governatore – spiega Gianluca Briccolani presidente dell’associazione – prima di ipotizzare trafori che devasterebbero interi territori, /pensi a restituire dignità a questa Regione, dotata di un piano paesaggistico alterato dalla VI commissione con l’aiuto dei tecnici dei concessionari di cava in violazione delle leggi dello Stato, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio: un documento, è bene ricordarlo, approvato con la truffa dal Ministero competente. Come mai – continua il presidente – la mappa del Parco delle Alpi Apuane rappresenta falsamente l’area Parco, violentata dai bacini estrattivi, come area contigua? Come mai la Zona di Protezione Speciale in essere dal 2001 è diventata “proposta di ZPS”? come mai non esiste una cartografia delleterre di uso civico, dove una legge nazionale impedisce l’attività estrattiva? Come mai viene violato l’art. 143 del Codice in tutti i suoi commi? Altro che concerie, altro che trafori!!!

Dopo aver sdoganato l’inquinamento delle concerie e l’aver permesso la contaminazione di manti stradali e terreni – conclude Briccolani – è ormai chiaro che la materia celebrale del governatore Giani è in avanzato stato di decomposizione e lo stesso avrebbe, per la salute dei cittadini e dell’ambiente toscano, bisogno di essere sottoposto ad un urgente trattamento psichiatrico”