GIU LE BENNE DALLA SETTECENTESCA VIA VANDELLI!

In data odierna, l’organizzazione di volontariato Apuane Libere – in quanto soggetto portatore di interessi collettivi – ha presentato al Parco Apuane, le osservazioni al nuovo piano estrattivo di cava Colubraia-Formignacola sita in Valle di Arnetola nel comune di Vagli di Sotto e che vorrebbe estrarre 200.000 tonnellate di marmo dalle pendici del Monte Tambura.

Firenze, 25 Agosto 2021

Dopo la stomachevole pronuncia del Consiglio di Stato, che ha confermato la legittimità del Piano di Indirizzo Territoriale votato nel 2015 dall’allora consiglio regionale toscano, i volontari di Apuane Libere dichiarano di non volere minimamente mollare la presa, andando avanti nella propria opera di sensibilizzazione e denuncia ambientale e presentando al Parco delle Alpi Apuane la propria contrarietà alla riapertura di una cava chiusa da vent’anni. Abbiamo smontato – spiegano dal tritone apuano – pezzo per pezzo la legittimità di questo nuovo vergognoso piano di “coltivazione”, che, non solo vorrebbe aggiungere ancor più devastazione e rumore nella Valle di Arnetola, ma che in dieci anni vorrebbe far circondare la ducale Via Vandelli da ben tre impattanti siti in galleria. Vogliamo sperare che tutti gli enti preposti al rilascio della Valutazione di Impatto ambientale, pensino bene a quello che stanno per autorizzare: aprire un gigantesco foro per fare entrare enormi tagliatrici a catena diamantata sotto un manufatto storico tutelato dai beni culturali, sarebbe un vero e proprio delitto contro una delle eccellenze che caratterizzano il territorio e dimezzerebbe le già risibili presenze turistiche nella zona. Oggi che è di gran moda parlare di green economy e di cambiamenti climatici – fa sapere l’associazione – siamo ancora ad assoldare schiavi e a riaprire vecchie miniere, e per che cosa poi: per esportare migliaia di metri quadri di montagna per rivestire i bagni di lussuosi residence indonesiani? Oltre un affronto all’umana civiltà, dovrebbe essere proibito per legge!

“In questi mesi – spiega il presidente di Apuane Libere, Gianluca Briccolani – stiamo raccogliendo i frutti marci dei PABE, inseriti ad hoc nel PIT da quella indecente lobby, trasversale a molti settori della politica partitica, della magistratura, dell’imprenditoria, del sindacalismo e persino dell’editoria, che stanno portando alla riapertura di più di venti feriti sui nostri amati monti. Pensare che dentro i confini del Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane – dove teoricamente gli ecosistemi dovrebbero essere protetti – vi siano 39 aree tumorali dove si polverizzano tutti gli elementi vitali, è una cosa che non accetteremo mai e non vi nascondo che stiamo valutando un altro ricorso, sfruttando il terzo grado di giudizio. Oggi – continua il Presidente – depositando le nostre osservazioni contro questo nuovo folle progetto distruttivo, abbiamo fatto il nostro dovere di onesti cittadini, che hanno solo a cuore la natura, ma che lottano contro il quel reticolato di clientele ed interessi che sta sbriciolando un’intera catena montuosa per far profitto con essa. Voglio ricordare che la ditta Onymar s.r.l. – attuale concessionaria della Cava Colubraia-Formignacola – è la stessa che a novembre scorso è stata colta in flagrante questa sversava tonnellate di detriti nel Fosso Tambura (discarica abusiva in area Parco che a tutt’oggi non è stata rimossa), che ha lasciato sversare migliaia di litri di gasolio nelle falde acquifere senza preoccuparsi minimamente di bonificare e che probabilmente si appropria indebitamente di sorgenti idropotabili per segare più velocemente le montagne. Consci che questa apologia della distruzione che si porta avanti con avidità sulle Alpi Apuane porti solo malaffare e distruzione di beni comuni a vantaggio di pochissime mani – conclude Briccolani – vogliamo ricordare a quei pochi che volessero ancora battersi a difesa dell’ambiente di tutti, l’appuntamento di domenica 26 settembre per dare un abbraccio pacifico ad uno dei simboli dell’umana cattiveria: il geosito Passo della Focolaccia abbassato di 90 metri rispetto a come madre nature ce lo aveva donato milioni e milioni di anni fa.”


OSSERVAZIONI COLUBRAIA FORMIGNACOLA:


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Un commento su “GIU LE BENNE DALLA SETTECENTESCA VIA VANDELLI!

  1. è una vergogna che non si riesca a far valere questo patrimonio di tutti…..ma in Europa, dove si decidono le cose, lo sanno???? o fanno finta di non saperlo????