STANNO DISTRUGGENDO IL CUORE PIU’ BELLO DELLE APUANE: LA TORBIERA DI FOCIOMBOLI – LA PIU’ GRANDE DELLE ALPI APUANE – AD UN PASSO DALL’ESTINZIONE.

DOPO L’ENNISMO GEOSITO SACRIFICATO SULL’ALTARE DELL’INCOMPETENZA, L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO APUANE LIBERE CHIEDE A GRAN VOCE IL COMMISSARIAMENTO DEI VERTICI DELL’ENTE PARCO, PERCHE’ NON SOLO INUTILI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE, MA PURE DANNOSI.


Firenze, 15 luglio 2021

In data odierna l’organizzazione di volontariato Apuane Libere, ha denunciato presso le Autorità competenti in materia ambientale – Carabinieri Forestali della stazione di Piestrasanta, Ministero della transizione ecologica, ARPAT, Regione Toscana e comando guardiaparco delle Alpi Apuane – l’esistenza di una grave emergenza ecosistemica nella zona del geosito “Paduli di Fociomboli” sito nel comune di Stazzema, in una zona dall’ elevatissima geo-biodiversità. Per i pochi che non lo sapessero, stiamo parlando di una conca di origine glaciale sita alle pendici del monte Freddone e del monte Corchia, conosciuta a livello regionale per il pregio floristico-faunistico e dove il silenzio – dalla chiusura delle cave del Retrocorchia – è di casa assieme ad un rarissimo esemplare di orchidea considerata relitto dell’ultima glaciazione. Purtroppo il 7 agosto dell’anno scorso, dietro richiesta del comune di Stazzema, la Commissione tecnica dei nulla osta del Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane, ha avvallato l’allargamento di una strada forestale – probabilmente mai condonata – che cintura d’intorno l’importante specchio d’acqua: da allora, nella valle del canale delle Fredde, non solo la pace è stata sfrattata di prepotenza, ma sono state tagliate le vene al prezioso geosito.

“Grazie all’instancabile presenza sul territorio dei nostri militanti ambientali – spiega Gianluca Briccolani, presidente di Apuane Libere – abbiamo presentato una circostanziata denuncia ambientale corredata da un nutrito dossier video-fotografico di questo colossale scempio: la completa devastazione del perimetro delimitante la torbiera di Fociomboli, dove non solo sono stati abbattuti centinaia di faggi secolari e divelti scisti porfirici del basamento paleozoico, ma sono state tagliate le vene a molte falde che nutrivano l’importante torbiera. Il riscontro sul campo dei nostri soci volontari e la successiva segnalazione, serve anche a smascherare tutte quei dirigenti e professionisti che, a parole dicono di voler tutelare l’ambiente apuano, ma con i fatti stanno sacrificando i più preziosi geositi della nostra amata catena montuosa. Dall’ istituzione di questo vero e proprio Parco delle Cave – continua il presidente – sono numerosissime le testimonianze geologiche aventi milioni e milioni di anni, che sono state immolate sull’altare di un modello economico assassino dell’ambiente, tra questi geositi vi erano: il Passo della Focolaccia, la valle glaciale Orto di Donna-Serenaia, le doline della Carcaraia, l’abisso del Pozzone, la morena cementata del solco d’Equi, la sorgente del Frigido e per ultimo il Complesso carsico dell’ Antro del Corchia, intercettato per ben 3 volte dai siti estrattivi operanti sopra il paese di Levigliani. Non ci interessa sapere se vi sia una trasversale volontà politica per trasformare l’ultimo alpeggio apuano raggiungibile solo a piedi, nell’ennesimo luna park per le grigliate domenicali degli amici degli amici; quello che invece vogliamo evidenziare è che siamo stufi di questa dirigenza che avalla questi assurdi progetti in aree classificate come riserve integrali. Il Parco delle Alpi Apuane fa da valida sponda, a quelle politiche ecocide che svariate amministrazioni comunali portano avanti a discapito della salute dei cittadini e dell’ambiente, fregandosene dei vigenti standard di protezione imposti dalla Comunità Europea; come nel caso dei Siti Natura 2000 e delle Praterie primarie e secondarie delle Apuane.

Ci appelliamo – conclude Briccolani – al governatore della Toscana Eugenio Giani, affinché commissioni urgentemente e senza aspettare pensioni e/o naturali scadenze di mandato, gli attuali organi che dirigono e presiedono questa area naturale, la quale, sguinzagliando mandrie incontrollate di escavatori, incentiva la distruzione di un ambiente unico e irripetibile cagionando dolore e vergogna per tutti i cittadini toscani e danno erariale per la collettività tutta.”

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Un commento su “STANNO DISTRUGGENDO IL CUORE PIU’ BELLO DELLE APUANE: LA TORBIERA DI FOCIOMBOLI – LA PIU’ GRANDE DELLE ALPI APUANE – AD UN PASSO DALL’ESTINZIONE.

  1. Quanto denunciato dalla vostra Associazione è gravissimo, ho visitato più volte negli anni passati la torbiera di Fociomboli, è un luogo magico e davvero unico, di grande importanza naturalistica. Basta con una gestione del Parco delle Apuane che non lo tutela, al soldo del turismo di massa e delle attività estrattive. Abbiamo dei tesori naturalistici, come le Apuane, da custodire anche per noi e per chi verrà dopo di noi.