Apuane Libere

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Le volontarie ed i volontari di Apuane Libere, grazie ad un monitoraggio ambientale durato due anni, hanno denunciato diversi abusi alla Cava Padulello nel Comune di Massa, sito estrattivo che escava fuorilegge a 1450 metri dentro il Parco Regionale delle Alpi Apuane.

LA TEMATICA DELLA DISTRUZIONE DELLE ALPI APUANE FINISCE DIRETTAMENTE SULLE COLONNE DEL NOTO QUOTIDIANO INGLESE “THE GUARDIAN”.

Dopo la diffida inviata agli uffici regionali preposti al controllo delle attività estrattive e al presidente Eugenio Giani nel 2021, l’organizzazione di volontariato Apuane Libere, è pronta ad opporsi al ventilato accordicchio tra Comune, Regione e ASBUC.

Domenica 19 Febbraio si è tenuta una gara podistica tra Massa e Carrara chiamata come uno scioglilingua per chi non padroneggia l’inglese. Lì dove le montagne si sciolgono e l’inquinamento da marmettola no ma rimane a peritura memoria fino ad arrivare sulle spiagge che forse un giorno potranno concorrere a essere come quelle della Solvay a Rosignano […CONTINUA]

Il nostro amico Andrea Lanfri è salito in solitaria in vetta all’Aconcagua, la montagna delle Ande in Argentina più alta dell’emisfero australe e delle americhe! I più appassionati di montagna e alpinismo lo conosceranno, ma è giusto ripetere per chi non lo sapesse che Andrea è atleta paraolimpico di prim’ordine (ex nazionale atletica leggera, fino al 2019 ), uno di quegli sportivi che ancora fanno appassionare per la poesia e le storie che portano con sé, e non solo per il raggiungimento di obiettivi così estremi.

PARLIAMO DI CAVA CRESPINA 2, SITO ESTRATTIVO DISMESSO ALLE PENDICI DEL MONTE SAGRO NEL COMUNE DI FIVIZZANO E DELLE ASSURDE PRESSIONI POLITICHE ED IMPRENDITORIALI PER RIATTIVARNE L’ATTIVITÀ.

Le volontarie ed i volontari di Apuane Libere, grazie alla loro opera di vigilanza e monitoraggio ambientale, hanno denunciato diversi abusi alla Cava Piastraio nel Comune di Seravezza, decretando la successiva sospensione dell’attività estrattiva da parte del Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane

L’ORGANIZZAZIONE APUANE LIBERE SI SCAGLIA CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MINUCCIANO CHE VORREBBE RIMETTERE A PROFITTO UNA CAVA CHIUSA DA 50 ANNI.

Dopo le numerose denunce ambientali e grazie al lavoro dei nostri volontari e volontarie, la regione Toscana ha deciso di sospendere le lavorazioni della ditta concessionaria del sito “Walton marmi Carrara” presso cava Castelbaito Fratteta, nel comune di Fivizzano, ai piedi del monte Borla.

L’intervento in diretta su NOVARADIO di mercoledì 19 ottobre 2022 del presidente di Apuane Libere Gianluca Briccolani che racconta i primi 18 mesi di vita della nostra Organizzazione di Volontariato e gli ultimi sviluppi sulle dinamiche apuane.

Nel pomeriggio di mercoledì 28 settembre una delegazione delle associazioni ambientaliste, Apuane Libere e Gruppo d’intervento Giuridico – guidata dai propri rispettivi referenti Gianluca Briccolani e Alberto Grossi – è stata ufficialmente ricevuta dall’assessora regionale all’ambiente Monia Monni.

L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO APUANE LIBERE, HA FILMATO E DENUNCIATO L’ENNESIMO SVERSAMENTO DI DETRITI LUNGO I FIANCHI DEI MONTI CARRARESI ED ESATTAMENTE NEL BACINO ESTRATTIVO DI TORANO DALLA CAVA FOSSA GRANDE.

Alle 22.30 di ieri sera – durante uno dei suoi tanti monologhi senza contraddittorio alcuno tenutosi presso la Festa dell’Unità di Fiesole in provincia di Firenze – alcuni volontari di Apuane Libere hanno simbolicamente donato al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la famigerata bottiglia dell’“Acqua del Parco” delle Alpi Apuane, liquido vitale che giornalmente viene contaminato da marmettola, gasolio e tracce di metalli pesanti.

IL COMPLESSO CARSICO DEL MONTE CORCHIA SULLE ALPI APUANE CON IL SUO FAMOSO “ANTRO”, È STATO INQUINATO ED INTERCETTATO DA ALCUNI SITI ESTRATTIVI SOPRASTANTI. L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO APUANE LIBERE CHIEDE AL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA ED ALLA REGIONE TOSCANA, IL COMMISSARIAMENTO DEI VERTICI DELL’ENTE PARCO, PERCHE’ COLLUSI CON CHI NON RISPETTA LE LEGGI CHE DISCIPLINANO LA COMPATIBILITA’ AMBIENTALE.

L’organizzazione di volontariato Apuane Libere inizierà una massiccia campagna di raccolta firme sulla piattaforma change.org per costringere le amministrazioni locali – Regione Toscana in primis – a prendere atto della nuova incostituzionalità di quella economia distruttiva che va sotto il nome di settore lapideo.

SOTTO ACCUSA LE CAVE CASTELBAITO E FRATTETA SITE NEL COMUNE DI FIVIZZANO, REE DI AVER COMMESSO GRAVI ABUSI AMBIENTALI NELL’ AREA DEL PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE ED OGGETTO DI UNA SECONDA SEGNALAZIONE AMBIENTALE IN NEANCHE DUE MESI.

I volontari di Apuane Libere, grazie alla loro opera di vigilanza ambientale, hanno denunciato ben cinque reati ambientali commessi in un sito estrattivo nel Comune di Vagli di Sotto, decretando il successivo intervento del Ministero della Transizione Ecologica.

Oggi, l’organizzazione di volontariato Apuane Libere, ha presentato agli uffici regionali preposti al controllo delle attività estrattive e al presidente Eugenio Giani, una corposa diffida, che potrebbe portare – oltre alla debita chiusura di molti siti estrattivi ricadenti in mappali ASBUC – a degli ingenti danni erariali per le casse del comune di Vagli e per quelle regionali, ma che si spera non ricadranno sulle spalle dei cittadini.

I volontari di Apuane Libere, grazie ad un’opera di vigilanza ambientale durata tutta l’intera estate, hanno denunciato un ingente sversamento di inquinanti nel Serchio di Gramolazzo e nel Torrente Acqua Bianca, importanti corsi idrici siti nel Comune di Minucciano.

In data odierna, l’organizzazione di volontariato Apuane Libere, ha inviato una richiesta di sopralluogo al Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e all’Assessore all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni, per informarli – ed eventualmente accompagnarli sul posto – del tremendo ecocidio che si sta consumando in questo geosito che andrebbe protetto anziché ulteriormente abbassato.

In data odierna l’organizzazione di volontariato Apuane Libere, ha denunciato presso le Autorità competenti in materia ambientale – Carabinieri Forestali della stazione di Piestrasanta, Ministero della transizione ecologica, ARPAT, Regione Toscana e comando guardiaparco delle Alpi Apuane – l’esistenza di una grave emergenza ecosistemica nella zona del geosito “Paduli di Fociomboli” sito nel comune di Stazzema, in una zona dall’ elevatissima geo-biodiversità. Per i pochi che non lo sapessero, stiamo parlando di una conca di origine glaciale sita alle pendici del monte Freddone e del monte Corchia, conosciuta a livello regionale per il pregio floristico-faunistico e dove il silenzio – dalla chiusura delle cave del Retrocorchia – è di casa assieme ad un rarissimo esemplare di orchidea considerata relitto dell’ultima glaciazione. Purtroppo il 7 agosto dell’anno scorso, dietro richiesta del comune di Stazzema, la Commissione tecnica dei nulla osta del Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane, ha avvallato l’allargamento di una strada forestale – probabilmente mai condonata – che cintura d’intorno l’importante specchio d’acqua: da allora, nella valle del canale delle Fredde, non solo la pace è stata sfrattata di prepotenza, ma sono state tagliate le vene al prezioso geosito.

A seguito dell’opera di vigilanza ambientale dei volontari di Apuane Libere e delle successive osservazioni, il barbaro sito estrattivo di Cava Borella – che escavava in Zona di Protezione Speciale nel comune di Vagli di Sotto – non riaprirà più. Firenze, 5 giugno 2021 L’Organizzazione di volontariato Apuane Libere informa che, grazie al lavoro sul campo ed alla scrivana svolto negli ultimi mesi dai propri attivisti ambientali, il nuovo progetto di coltivazione… Continua a leggere