AFFETTAVANO IL MONTE CON L’ACQUA DI SORGENTE, PROSCIUGANDO UN FOSSO.

I volontari di Apuane Libere, grazie alla loro opera di vigilanza ambientale, hanno denunciato ben cinque reati ambientali commessi in un sito estrattivo nel Comune di Vagli di Sotto, decretando il successivo intervento del Ministero della Transizione Ecologica.


Firenze, 19 novembre 2021

L’Organizzazione di volontariato Apuane Libere informa che, grazie ai rilievi sul campo svolti nei mesi scorsi dai propri attivisti ambientali, è stata presentata agli organi competenti una denuncia ambientale relativa al sito estrattivo denominato “Campo Fiorito” posto nel bacino di Monte Pallerina nel Comune di Vagli di Sotto, per gravissimi reati ambientali. Come si evince dalle immagini e dai filmati prodotti dai nostri soci volontari – fanno sapere dal tritone apuano – le lavorazioni della ditta Dal Torrione s.r.l. con sede a Massa e la cui proprietà si divide tra la signora Marina Fateyeva ed il marito, non hanno rispettato il benché minimo accorgimento in fatto di gestione di fanghi di lavorazione, occludendo completamente di detriti quel Fosso di Pallerina a cui, soltanto alcune centinaia di metri a monte, avevano sottratto per sempre l’acqua. Sempre durante il sopralluogo, sono emerse vistose criticità in materia di abbandono non autorizzato di detriti in area boscata e la probabile intercettazione di una cavità carsica: tali reati sono risultati talmente evidenti da richiedere l’intervento persino del Direttore Generale per il risanamento ambientale del Ministero della Transizione Ecologica Dottor Giuseppe Lo Presti, il quale ha intimato a chi di competenza di accertare lo stato dei luoghi e di assumere i provvedimenti del caso.

“Voglio ringraziare tutti i nostri militanti ambientali – spiega Gianluca Briccolani presidente dell’associazione – per l’instancabile presenza sul territorio apuano ed il fondamentale servizio di volontariato reso gratuitamente alla collettività tutta. Ed è proprio per tutelare questa preziosa opera che nell’ultimo consiglio direttivo di Apuane Libere abbiamo deliberato di costituirci parte civile in un eventuale processo intentato ai danni di tutte quelle ditte private che saranno riconosciute colpevoli del reato di inquinamento colposo, per cui, voglio ricordare, il codice penale prevede pene severissime e non prescrivibili. In questo ottica, mi preme mandare un plauso alle funzionarie della Soprintendenza per il paesaggio delle province di Lucca e Massa-Carrara, le quali hanno inviato il nostro dossier non solo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, ma anche al Comune di Vagli e al Parco delle Alpi Apuane, che adesso non avranno più scuse per non andare a verificare i danni ambientali procurati dalla Ditta ed eventualmente procedere con la decadenza della concessione estrattiva. Infine – conclude il presidente -mi sento di appellarmi personalmente al sindaco Lodovici, perché il territorio di Vagli e le meravigliose valli garfagnine tutte, meritano il rispetto assoluto di quelle poche leggi rimaste in Italia, che ancora tutelano il bene prezioso dell’acqua, chiedendogli di non preoccuparsi soltanto di far quadrare i bilanci comunali con gli introiti delle concessioni ricevute dallo smantellamento del proprio territorio, ma di porre innanzi a tutto, la salute della popolazione e di quei beni ad uso civico che sono inalienabili e su cui è vietato escavare.”

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